"Caro amico mio, culattone, aspettami". Non sono impazzito: non è un insulto via blog, è solo una nota leggenda metropolitana che riguarda un brano che imperversava in discoteca nel 1980.
La canzone è Funkytown dei Lipps Inc., uno degli ultimi esempio di funk/disco a far ballare milioni di persone. Galeotta è la prima frase della canzone: "Gonna make a move to a town that's right for me", che significa a grandi linee "Devo spostarmi in una città che faccia al caso mio". Qualcuno pero', che non conosceva l'inglese e percepiva solo una serie di parole senza significato, capi': "Caro amico mio, culattone, aspettami". Qui nacque la leggenda: "Funkytown" contiene un epiteto che attacca i gay.
Si tratta di un caso di pareidolia, un processo per cui la mente umana tende a ricondurre a forme note oggetti dalla forma casuale. In questo caso, la frase "misteriosa" (per chi non sa l'inglese) di Funkytown con parole che suonano in maniera simile. Se poi, tra di esse, c'è un riferimento non politically-correct, il successo è assicurato.
Si tratta di un fenomeno abbastanza comune, tra le leggende metropolitane musicali. Compare piu' volte nella saga sulla morte di Paul McCartney, ma anche nelle associazioni rock-Satana. Ad esempio, quando si suona un 33 giri al contrario e si sentono una serie di suoni e fonemi, che vengono associati a una serie di messaggi inneggianti al Demonio. La pareidolia avviene anche quando, guardando le nuvole, riconosciamo il viso di una persona o il corpo di un animale.
giovedì 27 maggio 2010
mercoledì 19 maggio 2010
Ascoltare Mozart? Fa bene allo spirito, non necessariamente all'intelligenza!
MILANO - Era noto come «effetto Mozart»: quello secondo il quale l'ascolto dei capolavori del compositore austriaco renderebbe le persone più intelligenti. Lo sosteneva una ricerca pubblicata in California nel 1993, ma che è stata smentita ieri da un'équipe di psicologi dell'Università di Vienna (quindi connazionali di Amadeus). «Non c'è nessuna prova significativa», dicono gli studiosi austriaci. I ricercatori statunitensi avevano sottoposto a dei test due gruppi di adolescenti: il primo aveva ascoltato la Sonata per due pianoforti in Re maggiore, il secondo nulla, ottenendo risultati peggiori. Da allora, ribattono invece gli psicologi viennesi, l'esperimento è stato ripetuto su almeno 3.000 persone in una quarantina di Paesi, senza che l'effetto Mozart si sia in qualche modo manifestato.
D'altra parte, i ragazzi analizzati negli Usa erano solo 36, numero sicuramente poco indicativo. «Il massimo che si può affermare - sostengono i ricercatori austriaci - è che chi ascolta musica ottiene risultati migliori di chi è stato tenuto in un ambiente silenzioso». «Che si trattasse però di Mozart, Bach o i Pearl Jam non fa differenza. Ma questa non è una grande scoperta: è arcinoto che le persone sottoposte a stimoli sono più reattive», ha concluso il professor Jakob Pietschnig, che ha diretto lo studio: «Consiglio a chiunque di ascoltare Mozart, ma non per aumentare le capacità cognitive».
(da www.corriere.it del 10 maggio 2010)
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lunedì 17 maggio 2010
C'erano circa 90 persone, lo scorso giovedi', alla presentazione di "Storie Stonate" presso il Salone Internazionale del Libro di Torino. Ero ospite del CICAP, e ho avuto l'onore di essere presentato dal Segretario generale dell'organizzazione, Massimo Polidoro. A rendere ancora piu' interessante la serata ci hanno pensato gli Amor Fou, band in grandissima ascesa, con un pugno di brani emozionanti e coinvolgenti.
E' stato, effettivamente, un pomeriggio intenso, quello passato al Lingotto tra interviste e incontri. Ringrazio ancora tutti gli amici del CICAP (specialmente Massimo e Marta), e le persone che hanno ascoltato per tre quarti d'ora storie di musica, ma alquanto stonate!
mercoledì 12 maggio 2010
Michael Jackson è ancora vivo, ha preso il posto di un uomo ustionato
"Michael Jackson non è morto. Ha preso l'identità di un amico, David "Dave Dave" Rothenberg e vive al suo posto". L'ennesima leggenda metropolitana sul Re del pop sta impazzando in Rete.
Un sito americano ha rilanciato le voci che da mesi circolano sui social network e su Youtube, secondo le quali Jackson, il giorno del suo funerale, sarebbe stato ospite del "Larry King Live" nelle mentite spoglie di Rothenberg. "Dave Dave" fu vittima, quando aveva sei anni, del tentativo del padre di bruciarlo vivo, in seguito a controversie sulla sua custodia legale, dal quale si salvo' miracolosamente.
Il volto di Rothenberg presenta vaste cicatrici da ustioni, che sarebbero una copertura perfetta per alterare i tratti alterati del viso di Jacko. Inoltre la voce di David, apparso a sorpresa allo show di King, dichiarando la sua amicizia con la popstar, sarebbe incredibilmente simile a quella di Jackson. L'avvocato di Rothenberg smentisce seccamente le voci.
Sul Web circolano già siti che paragonano fotografie di Rothenberg a quelle di Michael Jackson, evidenziando come la testa del primo sia ora piu' stretta che in passato, e la forma degli occhi sia cambiata. Un meccanismo in tutto uguale a quello che, da quarant'anni, è in atto riguardo a Paul McCartney, e del quale anche il magazine Wired ha, qualche mese fa, dedicato un numero che accampava pretese di scientificità ma che, alla resa dei conti, non riesce a convincere.
Insomma, si tratta dell'ennesima leggenda metropolitana messa in giro da persone che non riescono ad accettare la morte del proprio idolo, proprio come avvenne per Jim Morrison, Elvis Presley e John Lennon.
(articolo da me scritto su www.tio.ch)
lunedì 10 maggio 2010
"Storie stonate"... da riderci su
"Storie Stonate. 50 leggende metropolitane sul mondo della musica" nasce tra il 2006 e il 2007, sulla scia di alcuni articoli scritti per il sito www.leggendemetropolitane.net. Di fronte ad un'importante raccolta di materiale, ho provato a raccogliere queste storie pazze in un libro, ed ho avuto fortuna.
L'editore Avverbi di Grottaferrata (Rm), allora diretto dal compianto Riccardo Mancini, decise di pubblicare il libro. Fu per la morte di Mancini, gli ultimi giorni del 2007, a ritardare la pubblicazione del volume, uscito a dicembre 2009.
Di cosa di tratta? Sono una serie di leggende sul mondo della musica, tra le piu' note a livello internazionale, ma anche italiano. Si va dalla morte di Paul McCartney nel 1966 (e la sua sostituzione con un sosia) alla finta morte di Elvis per sfuggire dalla fama e guarire dalle sue dipendeze; dai legami satanici di molte rockstar (Marilyn Manson su tutti) a Freddie Mercury che tutte le mattine si limava i denti troppo sporgenti.
Il tutto va inteso come una serie di storie curiose e divertenti, ma che vanno prese per quello che sono: racconti inventati che tanti (troppi) prendono per veri. L'importante è riderci sopra.
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"Paul is dead: il mondo della musica e le leggende metropolitane"
Nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino, il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) ha organizzato un incontro dal titolo:
“Paul is dead: il mondo della musica e le leggende metropolitane”
Conduce: Massimo Polidoro, cofondatore e Segretario Nazionale del CICAP
Con: Fabio Caironi, giornalista e autore di Storie stonate: 50 leggende metropolitane sul mondo della musica
E con la partecipazione straordinaria degli Amor Fou.
Se il tema del Salone 2010 è la memoria, chi di noi non ricorda la leggenda secondo cui l'ex-Beatle Paul Mc Cartney sarebbe morto nel 1966 e poi "sostituito" da un sosia? O quella secondo cui Elvis Presley e Jim Morrison sarebbero ancora vivi? O quelle che riguardano le bizzarre abitudini di artisti come Ozzy Osbourne, Marylin Manson o Gene Simmons dei Kiss? Di leggende, voci, insinuazioni e misteri il mondo della musica è pieno: una più incredibile e improbabile dell'altra, ma forse proprio per questo così divertenti da raccontare.
Clou della serata un'esibizione acustica degli Amor Fou, appena usciti per la EMI con il loro nuovo disco, I moralisti.
L’appuntamento è per giovedì 13 maggio, dalle ore 20 alle 21.30 presso lo Spazio Autori A, all’interno del Salone Internazionale del Libro.
Il CICAP sarà presente al Salone per l'intero periodo, dal 13 al 17 maggio.
Qui maggiori informazioni: http://www.facebook.com/event.php?eid=119506954733167
Orario di apertura del Salone
10.00 - 22.00 (giovedì, domenica e lunedì)
10.00 - 23.00 (venerdì e sabato)
Per raggiungere la sede del Salone del Libro (Lingotto Fiere):
info: http://www.comune.torino.it/gtt oppure http://www.5t.torino.it/
Per maggiori informazioni:
http://www.salonelibro.it/
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