"Caro amico mio, culattone, aspettami". Non sono impazzito: non è un insulto via blog, è solo una nota leggenda metropolitana che riguarda un brano che imperversava in discoteca nel 1980.
La canzone è Funkytown dei Lipps Inc., uno degli ultimi esempio di funk/disco a far ballare milioni di persone. Galeotta è la prima frase della canzone: "Gonna make a move to a town that's right for me", che significa a grandi linee "Devo spostarmi in una città che faccia al caso mio". Qualcuno pero', che non conosceva l'inglese e percepiva solo una serie di parole senza significato, capi': "Caro amico mio, culattone, aspettami". Qui nacque la leggenda: "Funkytown" contiene un epiteto che attacca i gay.
Si tratta di un caso di pareidolia, un processo per cui la mente umana tende a ricondurre a forme note oggetti dalla forma casuale. In questo caso, la frase "misteriosa" (per chi non sa l'inglese) di Funkytown con parole che suonano in maniera simile. Se poi, tra di esse, c'è un riferimento non politically-correct, il successo è assicurato.
Si tratta di un fenomeno abbastanza comune, tra le leggende metropolitane musicali. Compare piu' volte nella saga sulla morte di Paul McCartney, ma anche nelle associazioni rock-Satana. Ad esempio, quando si suona un 33 giri al contrario e si sentono una serie di suoni e fonemi, che vengono associati a una serie di messaggi inneggianti al Demonio. La pareidolia avviene anche quando, guardando le nuvole, riconosciamo il viso di una persona o il corpo di un animale.
giovedì 27 maggio 2010
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